"Sorriso e un naso rosso: la mia pasqua di Solidarietà con i GD"

Venerdì 25 marzo in occasione dell’evento “Pasqua di Solidarietà” siamo stati con la Fondazione Sorrisi Onlus nel reparto di pediatria dell’Ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli. Lo scopo era semplice, quello di poter garantire ai piccoli “ospiti” della struttura un momento di sorriso e di gioia. Anche negli scorsi anni avevamo dato vita a questo tipo di iniziativa ma mai con una fondazione che si occupasse di clowterapia.

 

Chi non conoscesse chi e cosa sono i Clwon-dottori può leggere queste poche righe di Clementina, laureanda in Scienze e tecniche psicologiche e volontaria della “Fondazione Sorrisi Onlus”

“Ogni settimana, armati di naso rosso e camice colorato, i volontari si recano presso il reparto di pediatria dell’ ospedale Santobono di Napoli e presso il Santa Maria dell’Olmo a Cava dei Tirreni, cercando di regalare un sorriso a tutti i bimbi ricoverati, sfruttando le arti di un clown (umorismo, musica, improvvisazione) per trasformare le camere d’ospedale in luoghi magici, ricchi di fantasia ed immaginazione. L’obiettivo è far dimenticare la quotidianità della vita ospedaliera, trascorrendo ore felici e spensierate. In questo modo si stimola la risata, il dialogo, la gioia. I clown-dottori, inoltre, non forzano mai il bambino a ridere o ad accettare la loro visita; a volte si rendono conto che il dolore fisico o psicologico che sta provando è troppo forte per permettergli di vivere il gioco in serenità e allora si limitano a sorridergli con dolcezza, mandargli baci e a far volare bolle di sapone. La clown terapia ha effetti positivi anche sui parenti e gli amici del bambino, innanzitutto, ma anche il personale medico e paramedico. Persone che non solo subiscono indirettamente gli effetti della malattia, ma che hanno un gran potere di influenzare il bambino e l’ambiente che lo circonda. E’ ormai scientificamente dimostrato che “ridere”ha un effetto terapeutico, spesso in grado di rendere più rapido il percorso di guarigione. Quando noi ridiamo, tutto il nostro corpo si rilassa. Il dolore cambia, inducendo, per via della distrazione quella che viene chiamata “calma temporanea” e quando lo stesso dolore riappare non ha più la stessa intensità. Ridere è il mezzo più sano per vivere meglio e più a lungo, sfidando le frustrazioni della vita. La prima terapia del sorriso è stata applicata nel 1600 dal sacerdote Angelo Paoli che per alleviare le sofferenze dei suoi assistiti, si travestiva da buffone e si truccava per far sorridere i malati. Ma la clown terapia è stata resa celebre dal medico Patch Adams, da sempre convinto che risata e sorriso portassero enormi benefici. Ricordiamo anche la gelotologia,disciplina che studia e applica il riso come terapia per stimolare ed attivare i complessi meccanismi coinvolti nel processo di guarigione. Il precursore fu Norman Cousins e tra i metodi più comuni spiccano la Yoga della risata e la Clownterapia. “ Dal giorno in cui qualcuno ha avuto il coraggio di entrare in reparto con un naso rosso e uno stetoscopio trasformato in telefono,il mondo è diventato un posto migliore.” Con questa frase di Jacopo Fo ben stampata in mente, io e gli altri volontari clown, portiamo avanti convinti le nostre idee e i nostri progetti, dove un sorriso, anche un semplice accenno di sorriso, scioglie i nostri cuori. Anche se per poche ore, quei bambini ci concedono il grande onore di far parte del loro mondo, una dimensione dove non bisogna dimostrare “a tutti i costi” qualcosa, perché l’importante è “esserci”.

Tutti conosciamo che la situazione finanziaria della sanità in Campania non è delle migliori. Dopo anni di sperpero e di sprechi sono susseguiti tagli orizzontali e verticali che hanno messo al collasso il servizio. Certamente quindi le difficoltà e le urgenze sono altre, ma se si riuscisse ad istituire altri progetti così come al Santobono o al Santa Maria dell’Olmo sarebbe qualcosa di estremamente positivo per le prossime generazioni. 

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